22 MARZO: GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

Il 22 Marzo, si celebra la giornata mondiale dell’acqua. Simbolo per eccellenza della vita è ormai diventata un’emergenza planetaria destinata a peggiorare nell’immediato futuro. Come proteggere questa risorsa esauribile?

Il 22 Marzo si celebra la giornata mondiale dell’acqua, conosciuta anche con il nome di World Water Day. È una ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite. In questa data, ogni anno, gli Stati che siedono all’interno dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sono invitati alla promozione dell’acqua, incentivando attività concrete partendo proprio dai loro rispettivi paesi. Oltre a ciò si parla di raccogliere fondi destinati alla gestione sostenibile delle risorse idriche, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile (che si occupa di garantire la disponibilità e la gestione sostenibile delle risorse idriche e servizi igienico-sanitari per tutti).

Questa giornata serve anche a ricordare che il nostro è un pianeta composto per il 97% del totale di acqua salata, il 3% di acqua dolce, lo 0,77% di acque sotterranee, l’1,7% di ghiacciai e calotte polari e per lo 0,07% di laghi e fiumi. Il bene più prezioso sulla Terra viene consumato senza criterio, senza rispetto. Molto spesso ci dimentichiamo che l’acqua è una risorsa esauribile. L’acqua non è un diritto riconosciuto a tutta la popolazione. L’accesso all’acqua potabile, in alcune zone nel Sud del mondo, è un privilegio raro. L’89% della popolazione riesce a bere da una fonte d’acqua sicura, mentre 11%, (e stiamo parlando di circa 768 milioni di persone) non riesce a procurarsi neanche la quantità minima di acqua necessaria alla sopravvivenza. Accanto a questo triste scenario si scaglia la notizia che “sprechiamo il 600% in più di acqua del secolo scorso”.  Una quantità assurda. Uno spreco che si può facilmente evitare. Tutto ha inizio nella nostra quotidianità.

Quali sono le azioni da compiere per limitare questi sprechi? Quali sono gli accorgimenti da seguire? Non tutti sanno che l’utilizzo scorretto dell’acqua ha inizio nelle nostre case. Possiamo dunque compiere alcune semplici azioni che possono avere un grande risvolto ambientale:

  • utilizzare la doccia al posto della vasca, aprendo e chiudendo il rubinetto all’utilizzo;
  • tenete aperti i rubinetti solo per il tempo necessario;
  • acquistate elettrodomestici con una classe energetica elevata (solo se il precedente non si può più riparare);
  • riutilizzate l’acqua usata per lavare le verdure per innaffiare il giardino;

Semplici e piccole regole per cercare di combattere i 220 litri di acqua potabile consumata giornalmente, senza criterio da ogni abitante, secondo quanto scrive l’Istituito Nazionale di Statistica (ISTAT).

Un’altra questione importante è quella dell’acqua che arriva nelle nostre case. L’acqua del rubinetto è sicura e ampiamente controllata. Eppure beviamo quella in bottiglia. L’Italia è il primo paese al mondo per consumo di acqua in bottiglia, con una media di 206 litri l’anno a persona. Si tratta di un grande business per le aziende imbottigliatrici: un giro d’affari stimato in 10 miliardi di euro l’anno. Questa la denuncia che arriva da LegambienteAltreconomia. Le due associazioni ambientaliste hanno presentato il dossier “Acque in bottiglia. Un’anomalia tutta italiana” nel quale sottolineano le dimensioni di questo fenomeno, che vede l’Italia primeggiare per consumo di acqua imbottigliata (seconda al mondo e dietro solo al Messico) e numero di cittadini ancora troppo diffidenti nei confronti dell’acqua del rubinetto.

Da oggi inizia a rispettare l’acqua. Non abbiamo più la possibilità di sprecarla.

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