CLIMATHON 2017: LA LUNGA SFIDA DI TORINO

Il Climathon 2017 di Torino si è concluso venerdì, dopo una sfida durata ben 27 ore consecutive. Vincitore, tra le numerose idee per combattere il cambiamento climatico in città, il progetto Pieuva.

Climathon è un’iniziativa europea che si inserisce nell’ambito del Climate-KIC, comunità della conoscenza e dell’innovazione creata dall’EIT nel 2010, per affrontare le sfide ambientali. Quest’anno, la città di Torino ha visto sfidarsi il gruppo più numeroso!

La settimana scorsa vi abbiamo parlato dell’Hackademy, ovvero la preparazione alla vera e propria sfida. Oggi, vi raccontiamo cosa è successo al Climathon e chi sono i vincitori di questa partecipata edizione!

L’evento si è svolto il 26 e 27 ottobre in più di 100 città in tutto il mondo. Ha coinvolto esperti, stakeholders, lavoratori e studenti: la partecipazione era aperta a tutti gli interessati. Divisi in gruppi, i partecipanti hanno lavorato senza sosta per trovare soluzioni pratiche e fattibili al problema dei cambiamenti climatici in ambito urbano.

Infatti, il Climathon è una challenge che nasce per formulare proposte pratiche, immediate, che si servano delle tecnologie più innovative. Tutto ciò a scopo ambientale, mirando dunque alla mitigazione o all’adattamento dei cambiamenti climatici.

Torino, la seconda città europea per partecipanti!

Torino è stata la città italiana con la maggiore partecipazione, e la seconda in Europa. L’evento ha avuto luogo all’Environment Park, un eco-building che ha fatto della sostenibilità la sua bandiera. Prima dell’inizio della sfida, l’assessore all’Innovazione Paola Pisano ha ricordato ai partecipanti i temi dell’edizione 2017. Ondate di calore o freddo, inondazioni e siccità. Membri dell’amministrazione comunale e dell’Arpa sono rimasti ad aiutare le squadre ad adeguare al contesto locale le loro proposte.

Il team dell’azienda Gulliver ha invece fornito un contributo più tecnico, consentendo ai gruppi la realizzazione di prototipi di applicazioni per smartphone. Inoltre, quest’anno il Climathon è stato arricchito dai recenti dati di Copernicus, programma della Commissione Europea che mira a sviluppare un sistema satellitare di osservazione globale della Terra, per il monitoraggio e la prevenzione dei rischi ambientali.

Giovedì, I gruppi hanno dovuto selezionare l’idea migliore, elaborarla e preparare un prototipo del prodotto/servizio, in meno di 9 ore di lavoro. Nella notte del 26 ottobre l’Envipark è rimasto aperto per consentire ai gruppi di affinare i loro progetti, in vista della presentazione di fronte alle altre équipes e alla giuria.

Criteri principali per la valutazione sono stati la coerenza con la sfida proposta dalla challenge, la fattibilità e l’aderenza al contesto locale. Altri aspetti premianti sono stati l’utilizzo di tecnologie innovative, l’impatto economico e l’utilizzo dei nuovi dati Copernicus.

Done is better then perfect”

Questo è stato lo slogan fornito dai partner dell’evento. Infatti, i ritmi serrati non consentivano di ambire ad un prodotto/servizio perfetto, ma erano finalizzati alla realizzazione di un prototipo entro il tempo stabilito. Per questo motivo il Climathon si caratterizza per essere una vera e propria corsa contro il tempo, in cui incredibilmente le squadre riescono a portare a termine un progetto la cui idea è nata meno di 24 ore prima.

Presupposto dell’iniziativa è che sia giunto ormai il momento di trovare delle soluzioni immediate. Non ci si può più limitare a convegni informativi sullo stato dell’ambiente o di critica alla gestione delle risorse ecologiche. Agli studi devono accompagnarsi fatti. Perciò, Climathon privilegia l’azione alla riflessione, valuta maggiormente la realizzazione pratica più che la critica o l’analisi.

Pieuva: il progetto vincitore

Il gruppo vincente ha presentato un progetto dal nome Pieuva, che propone di fornire una gestione efficace della problematica delle inondazioni urbane, sempre più frequente a Torino.

Pieuva è pensata per raccogliere dati meteorologici di Arpa e Copernicus e integrarli con dati provenienti dai cittadini inerenti lo stato dei tombini. La realizzazione di un sistema di monitoraggio attraverso l’utilizzo di sensori smart insieme all’elaborazione dei dati dovrebbe garantire una capacità di previsione del fenomeno e prevenzione delle emergenze. Per le segnalazioni dei cittadini verrebbe utilizzata PieuvApp, un’applicazione per smartphone. Quest’app è pensata anche con l’obiettivo di creare un legame e una collaborazione tra Pubblica Amministrazione e cittadinanza e sensibilizzare quindi l’opinione pubblica sul tema.

Sharry: ridurre le emissioni del traffico urbano

Sharry è il nome del prototipo della squadra vincitrice della menzione speciale. Con l’obiettivo di ridurre le emissioni derivanti dal traffico veicolare urbano, l’idea è quella di unire car sharing a car pooling. Così si consentirebbe a chi noleggia una macchina di condividerne il costo (e le emissioni) con altre persone. Tutto ciò sempre grazie ad un’applicazione per smartphone che integri le informazioni dei due sistemi e permetta di effettuare questa operazione.

Climathon Young e La città rampicante

I vincitori di Climathon Young (ragazzi delle scuole superiori) hanno invece presentato il progetto La città rampicante, che individua nell’investimento nel verde urbano (in particolare nelle piante rampicanti) la soluzione più efficace all’aumento di CO2 .
I vari sponsor, come premiazione, finanzieranno tali progetti per avviare la loro realizzazione effettiva.

I vincitori del Climathon 2017 col progetto Pieuva

…e una breve riflessione

La giuria ha deciso di premiare Pieuva, progetto indirizzato all’adattamento agli effetti dei cambiamenti climatici (in tal caso, l’aumento dell’intensità delle precipitazioni). Ieri si è premiato Pieuva con l’idea che l’intuito umano e le innovazioni tecnologiche siano la soluzione alla crisi ecologica. Se essi sono fondamentali per l’adattamento, i fatti ci impongono tuttavia con maggiore urgenza di ridurre i consumi globali immediatamente.

Spesso, la nostra, sembra una corsa forsennata alla ricerca della tecnologia che ci permetta di non dover cambiare il nostro stile di vita. Siamo davvero disposti a mettere in atto le misure necessarie alla riduzione del nostro impatto sulla Terra?

Per saperne di più:
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C come cambiamento climatico