I GRUPPI DI ACQUISTO SOLIDALE (GAS): FARE UNA SPESA CRITICA

I Gruppi di Acquisto Solidale stabiliscono contatti diretti coi produttori a prezzi convenienti e giusti per entrambe le parti. Si accertano che la produzione avvenga nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori. Recuperano una dimensione locale e di quartiere fatta di relazioni sociali. Scopri qual è il Gas più vicino a te e contattalo per entrare a farne parte oppure costituiscine uno nuovo!

La forza decisiva per costruire dal basso un benessere equo e sostenibile sarà il “voto col portafoglio”. Ovvero la sempre maggiore consapevolezza dei cittadini che le loro scelte di consumo e risparmio sono la principale urna elettorale che hanno a disposizione. (Leonardo Becchetti, economista)

Il consumo critico come strumento politico

Avete mai sentito parlare di consumo critico? Siamo degli elettori non solo al momento del voto, come domenica scorsa. Siamo elettori quotidianamente, nel nostro modo di incidere sull’economia, e sulla società in generale, col nostro potere d’acquisto.
Questo è il presupposto fondamentale di ogni tipo di consumo critico. Si tratta di riconoscere la propria responsabilità e possibilità di orientare la produzione e le politiche, attraverso il consumo.

Dietro ogni bene si nasconde un impatto ambientale e sociale, che deriva dal modo in cui esso viene prodotto. Informarsi su quale sia questo impatto e se la merce sia stata prodotta rispettando una serie di principi ci permette di operare delle scelte. Di passare dall’essere consumatori passivi a consumatori attivi. In questo modo, il consumo diventa uno strumento politico di grande efficacia e rilevanza.

I Gruppi di Acquisto Solidale (Gas)

I Gruppi di Acquisto Solidale (Gas) sono uno degli strumenti attraverso cui si attua un consumo critico. Si tratta di gruppi informali di persone che risiedono tendenzialmente nello stesso quartiere. Si organizzano insieme per acquistare beni alimentari e di altro tipo, contattando i produttori personalmente. In questo modo si assicurano che i beni siano stati prodotti nel rispetto di una serie di principi basilari: tutela dell’ambiente (stagionalità, imballaggi, consumo energetico…), preferenza per piccoli produttori, acquisto di beni prodotti localmente, condizioni di lavoro dignitose, solidarietà nei confronti di lavoratori svantaggiati (Valera 2005).
I Gas garantiscono così prodotti di alta qualità, di filiera corta, biologici e provenienti dal commercio equosolidale. Proprio come i Gac piemontesi, che infatti si ispirano all’esperienza più datata dei gruppi di acquisto solidale.

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A differenza dei Gac però, i Gas sono autogestiti. Questo implica un maggiore coinvolgimento nell’organizzazione e rapporti sociali più intensi, sia tra i membri che con i produttori. Infatti sono proprio i membri del Gas a scegliere assieme ai propri fornitori e ad organizzare le spese collettive.
Relazioni sociali di prossimità e rapporto fiduciario sono le basi del Gas. Proprio per questo motivo

Il gas si caratterizza per tre aggettivi: locale, piccolo, solidale


Come funzionano i Gas?

Il primo Gas nasce a Fidenza nel 1994. Da lì il modello si è diffuso in tutta Italia, fino alla nascita di una rete nazionale capillare, con un suo sito internet, coordinamento e attività. Ogni Gas si organizza autonomamente, stabilendo personalmente dei contatti diretti coi produttori. In questo modo si eliminano i passaggi intermedi che aumentano il prezzo dei prodotti nei mercati convenzionali. Inoltre ci si assicura delle condizioni in cui vengono prodotte le merci e si stabilisce col produttore un prezzo che possa convenire a entrambe le parti.

La spesa collettiva viene recapitata in una sede, che può essere un locale privato, comunale o di un’associazione che offre i propri spazi. Quindi i prodotti vengono qui distribuiti tra i vari membri del Gas. Solitamente la spesa ha cadenza settimanale o bisettimanale. I membri stabiliscono coi produttori il giorno in cui desiderano ricevere i prodotti. Alcuni gruppi hanno una piattaforma web sulla quale fare gli ordini online. Altri gruppi di dimensioni più limitate, si organizzano contattandosi direttamente.

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Il GasTorino e i DES

Nella provincia di Torino sono presenti circa 80 gruppi di acquisto solidale. Molti di questi fanno parte di GasTorino, associazione nata nel 2001, che organizza ordini collettivi per i Gas, promuove il consumo critico, ha rapporti con enti pubblici e università.
Inoltre, GasTorino costituisce un Distretto di Economia Solidale (DES), ovvero una rete locale di economia solidale.
I DES, presenti in tutta Italia,

collegano le realtà di economia solidale di un territorio, e quindi Gas, produttori e fornitori, associazioni, in circuiti di idee, informazioni, prodotti e servizi.

I Distretti di economia solidale nascono con l’idea che fare rete, sia a livello regionale che nazionale, sia una strategia vincente per diffondere e coordinare esperienze alternative e solidali di economia. I Gas sono solo una delle realtà che fanno parte di questa rete, che coinvolge esperienze in tutti i settori dell’economia: finanza etica, cooperative sociali, micro credito, turismo responsabile

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Le RES (Reti di Economia Solidale) sono quindi le reti che connettono i Distretti di Economia Solidale, a livello regionale e nazionale.

All’interno delle reti i cittadini, i Gas, i produttori di beni, i fornitori di servizi e le associazioni trovano un ambiente favorevole a coltivare le forme di un’economia e di una società basate sulla collaborazione solidale. La scelta della strategia delle reti ha significato un salto di impegno per i gruppi di acquisto solidale e la loro uscita da una prospettiva troppo legata alla dimensione locale.

Se vuoi aderire ad un Gas già formato, cercane uno vicino a te! Sul sito nazionale dei Gas trovi i gruppi registrati in tutta Italia.
Se vuoi costituirne uno nuovo, consulta la miniguida “Apri un Gas in 5 mosse”, o contatta altri Gas per farti dare delle dritte

Tutte le altre info sul sito www.economiasolidale.net