INTERVISTA A LEGAMBIENTE METROPOLITANO SULLA GREEN ECONOMY

L’inQubatore Qulturale ha intervistato Carla Pairolero di Legambiente Metropolitano, per confrontarsi sulla Green Economy.
Che cos’è la Green Economy

La Green Economy è una prospettiva che si basa sull’idea e la necessità di fare economia attraverso la tutela dell’ambiente. Secondo la Green Economy, il capitale naturale dovrebbe essere conteggiato nel Pil. Insieme ai benefici economici, dovrebbero essere calcolati e sottratti al Pil gli impatti ambientali. Infatti, come afferma Gianfranco Bologna, direttore scientifico del WWF Italia, “l’unico modo per salvaguardare il nostro pianeta e attuare una vera Green Economy è dare un valore al capitale naturale”.
Il modello della Green Economy insiste sulla riduzione delle emissioni e sulla minimizzazione delle materie prime usate e dei rifiuti, durante l’intero ciclo produttivo. Ma anche sull’efficienza energetica: puntare sulle nuove tecnologie che consumano meno energia per ogni unità prodotta.

Centrale è quindi anche il tema dei rifiuti, che abbiamo affrontato molto in questo periodo (vedi il nostro articolo sull’Ecoforum per l’economia circolare, per esempio). Non si pensa solo al beneficio del prodotto creato, ma anche al costo associato al suo smaltimento e ai danni che può provocare all’ambiente.

Green Economy, lavoro e sviluppo

La Commissione Europea ritiene la Green Economy un’economia che genera crescita e lavoro investendo sulle risorse naturali e salvaguardandole. Si differenzia dall’economia tradizionale perché cerca e trova la competitività nella sostenibilità.
Tra i più importanti campi di applicazione abbiamo sicuramente l’edilizia sostenibile, l’agricoltura biologica e la mobilità sostenibile. Ma anche le energie rinnovabili e la gestione dei rifiuti (raccolta differenziata, riduzione degli imballaggi, vuoto a rendere…).

Green Economy non è solo gestione sostenibile delle risorse e salvaguardia dell’ambiente. Anche la riparazione ai danni finora fatti all’ambiente può, paradossalmente, rivelarsi un’opportunità di business e di creazione di posti di lavoro. Bonifica e recupero dei suoli, riciclaggio e smaltimento dei rifiuti sono solo alcuni esempi.
Ovviamente, essendo campi ancora non avviati nell’economia attuale, vanno sostenuti con degli incentivi statali. Ma sentiamo altri pareri…

L’intervista a Carla Pairolero, presidentessa di Legambiente Metropolitano
  • Qual è il punto di vista di Legambiente Metropolitano sulla green economy?

La green economy è un’economia a basso impatto ambientale che considera l’ambiente come un investimento. Secondo le Nazioni Unite è un’economia a basse emissioni, efficiente nell’uso delle risorse e socialmente inclusiva. Come si può non essere d’accordo? Dovrebbe sempre essere al primo posto nelle agende politiche nazionali e internazionali.
Oggi l’attività industriale esaurisce sempre più velocemente le risorse terrestri e ci ha portato alla crisi a cui già stiamo assistendo. È evidente che il futuro debba proseguire in modo diverso. Non possiamo più basarci su un’economia lineare che si fonda su estrazione di materie prime sempre nuove, sul consumo di massa e sulla produzione di scarto. Dobbiamo considerare un’economia circolare pensata per rigenerarsi da sola.

I giacimenti di materia scartata vanno reintrodotti nei cicli di produzione. Si deve porre fine allo spreco quotidiano di oggetti e di cibo ed eliminare le pratiche di obsolescenza programmata, tornando alle riparazioni.
Bisogna ridare centralità al valore del capitale naturale, senza il quale non è possibile alcun benessere e sviluppo delle comunità umane, dunque solidarietà e sostenibilità, riducendo i consumi energetici, riducendo l’inquinamento, aumentando l’efficienza energetica e assicurando buone condizioni di lavoro per tutti.

  • Quali sono le sue potenzialità e i suoi limiti?

Green economy può essere definita un tipo di economia in grado di contenere il suo impatto ambientale. Si deve porre attenzione a quelle aziende che si limitano a fare “greenwashing”, ovvero strategie di comunicazione che puntano a trasmettere un’immagine dell’azienda ecologica e sostenibile, anche se non lo è nei fatti.

  • Quali legami ci sono tra Legambiente Metropolitano e Green economy?

In questi ultimi tempi stiamo seguendo lo sviluppo della green economy a Torino e non solo. Ad esempio, siamo venuti a conoscenza di un bell’esempio di uso plurimo delle acque. Esso si propone come soluzione a due grandi problemi che hanno flagellato la nostra regione in questi ultimi tempi: la siccità e l’approvvigionamento idrico. Questo sistema consente di ricavare produzione di energia elettrica pulita senza impatto visivo. Presto pubblicheremo il progetto sui nostri social.

Un altro esempio: nelle migliori gastronomie di Torino potete trovare i formaggi di latte di Capre di razza Saanen (100 circa). È un allevamento al pascolo per circa 200 gg/anno nelle Valli di Lanzo (abbiamo parlato di questo splendido territorio nei video-racconto realizzati per l’Unione Montana Valli di Lanzo, Ceronda e Casternone, ndr). Un’azienda messa in piedi da un ragazzo che non ha voluto abbandonare la sua valle e si è impegnato molto per valorizzarla.

  • La Green Economy dovrebbe essere incentivata dalla politica? O scaturire da iniziative dal basso?

L’economia green non intende soltanto rendere le produzioni ecocompatibili. Infatti questo tipo di economia ha anche l’obiettivo di produrre business e di portare avanti un giro d’affari molto ampio, capace di fatturare e promuovere guadagni. Questo circolo virtuoso deve certamente scaturire dalle iniziative sul territorio. Purtroppo, chi ci ha provato a volte racconta di limitazioni imposte dal sistema, come un’eccessiva burocratizzazione che impedisce perfino ai controllori di poter agire con facilità.

Nonostante gli ostacoli, ci sono però dei segnali molto positivi a livello nazionale. Infatti, un sondaggio condotto da Demetra Opinioni, rivela che il 90% dei cittadini italiani ritiene le politiche green un volano di sviluppo fondamentale per il nostro Paese!

Grazie Carla per aver condiviso con noi il punto di vista di Legambiente Metropolitano, con cui collaboreremo per l’organizzazione de Il festival della sostenibilità – I edizione previsto per maggio 2018!

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