MOBILITÀ SOSTENIBILE IN UNITO: L’INTERVISTA

GreenTo è l’associazione che porta la mobilità sostenibile in Università. Ma cosa significa? Lo abbiamo chiesto al presidente Simone Conte.
Verso l’università sostenibile. È questo il motto di GreenTO, l’associazione di studenti, ex studenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Torino. I ragazzi di GreenTo (di cui abbiamo parlato anche qui) si interessano di mobilità sostenibile e molti altri temi ambientali. Oggi abbiamo incontrato il loro presidente. Simone Conte, classe 1990, ci ha spiegato cosa significa parlare di sostenibilità in Ateneo e ci ha chiesto un piccolo contributo per la sua tesi…
Simone, perché è importante parlare di sostenibilità in Università?

Innanzitutto vi ringrazio per questa opportunità! Come afferma il rapporto Brundtland del 1987 lo sviluppo sostenibile è “far sì che esso soddisfi i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di rispondere alle loro“, quindi quale posto migliore per parlare di queste tematiche se non l’Università? Purtroppo questi temi difficilmente entrano a far parte della didattica universitaria, quindi ci siamo proposti per essere noi, con la nostra associazione, a portarla in Ateneo.

Tu sei presidente di GreenTo. Cosa significa per te questa esperienza?

Per me è un’esperienza molto importante soprattutto perché mi ha permesso di mettere in pratica azioni concrete: sono stato in prima persona tra coloro che hanno organizzato parecchi eventi, per esempio della pedalata con cui abbiamo tracciato idealmente la “pista ciclabile universitaria” che collega il Campus Luigi Einaudi con le altre sedi di Unito. E i frutti di questo lavoro sono arrivati!

Ben fatto! Ma dicci una cosa: è difficile coinvolgere nuovi giovani studenti nelle vostre attività?

Sicuramente per rimanere attivi c’è bisogno di energie nuove. Ultimamente stiamo avendo alcune difficoltà anche perché molti di noi stanno per laurearsi o hanno già trovato un lavoro e il tempo a disposizione è sempre meno. Proprio per questo motivo sono in programma alcuni incontri per far conoscere l’associazione agli altri studenti e non… Che dire, vi aspettiamo!

Quali sono, invece, i punti di forza di GreenTo?

I punti di forza di un’associazione come GreenTo sono molti. Essendo un soggetto riconosciuto dall’Università vi è la possibilità di organizzare eventi, di avere voce nelle decisioni all’interno di UniTo e di collaborare con associazioni cittadine e con UniToGo, il green office dell’Università di Torino. Grazie a questa collaborazione, ad esempio, è stata introdotta la raccolta differenziata al Cle.

Quali sono le prossime iniziative in calendario?

Gli eventi in programma sono tanti, ad esempio il progetto di portare ed estendere la raccolta di tappi di plastica in collaborazione con Emergency  (nella sede UniTo di Grugliasco è già presente, ndr). Il ricavato dallo smaltimento verrà devoluto al centro di maternità di Anabah, in Afghanistan. Inoltre sono in programma delle cene sulle tematiche della sostenibilità: a fine ottobre ne stiamo organizzando una sul tema della plastica negli oceani (per sapere di più sul tema, leggi qui).

Tu ti stai per laureare in Economia dell’ambiente, della cultura e del territorio. Hai già pensato alla tesi?

Come dicevo, il rapporto con UniToGo è di felice e utile collaborazione. Ognuno della nostra associazione lavora in uno dei working group del green office. Io, ad esempio, ho scelto di partecipare al working group sulla mobilità sostenibile. E proprio grazie a questa esperienza – ma non solo – è nata in me la volontà di sviluppare una tesi sulla mobilità sostenibile all’interno del corso di Laurea di Economia dell’ambiente, della cultura e del territorio.

Complimenti! La mobilità sostenibile è un tema a noi molto caro. Come pensi di svilupparlo all’interno della tua tesi di laurea?

Uno dei problemi che abbiamo riscontrato è quello della mancanza dei dati utili per poter poi agire in maniera concreta sulla mobilità. La mia tesi è basata su un questionario. L’obiettivo finale è quello di ottenere il valore del tempo e del comfort per i ciclisti nell’area metropolitana di Torino. L’interesse nella valutazione del valore del tempo continua a crescere sempre di più negli anni sia dal punto di vista teorico che pratico. Il valore del tempo è di estrema importanza negli studi dei trasporti. Questo valore include non solo l’effettivo tempo di durata del tragitto, ma anche il tipo di tragitto (per esempio pista ciclabile sicura o pista ciclabile poco sicura), tempo di attesa per i mezzi pubblici, costo del parcheggio e altre variabili.

Per questo chiedo un aiuto agli amici dell’inQubatore Qulturale: avete voglia di compilare questo questionario per me? Ci vogliono pochissimi minuti e sarebbe un gran bel passo in avanti!

Cosa dite, lo aiutiamo? Ma certo!