MUSICA ECOLOGICA, UN RITMO SOSTENIBILE!

Musica ecologica, un mix di musica ed ecologia. Fin dagli anni ’60, musica ed ecologia formano un nuovo modo di comporre musica per sensibilizzare su tematiche ambientali. Inquinamento, surriscaldamento globale e deforestazione sono i principali protagonisti. Come smuovere la coscienza verso il rispetto del Pianeta attraverso la musica? Lo ascoltiamo tra le note della canzone “Ricordati di Chico” dei Nomadi. Questa settimana, nella nostra rubrica Green Art!

Con la musica ecologica le note sostengono l’ambiente. Dall’inizio del suo contagio, le canzoni ecologiche che hanno contraddistinto la storia della musica sono molte. Italiani e non, i brani musicali hanno appurato che è possibile sensibilizzare al rispetto e alla tutela del nostro Pianeta. Lo sapevate? Immaginavate che la musica, compagna di chiunque, ovunque, potesse toccare questi temi? I Nomadi  – icona della musica italiana – nel corso della loro carriera hanno composto diverse canzoni green. Una tra le più famose è “Ricordati di Chico”, dell’album “Gente come noi”, uscito nel 1991. Chico è Chico Mendes, il sindacalista brasiliano ucciso il 22 dicembre del 1988. La sua morte, il costo che ha dovuto pagare per aver lottato contro la distruzione della foresta Amazzonica.

A ritmo di musica ecologica, Ricordati di Chico

“Ricordati di Chico”, musica ecologica che lega note verdi e Pianeta. Il brano si apre così :

“I signori della morte hanno detto sì, l’albero più bello è stato abbattuto, i signori della morte non vogliono capire,

non si uccide la vita, la memoria resta.

Così l’albero cadendo,ha sparso i suoi semi e in ogni angolo del mondo, nasceranno foreste. Ma salvare le foreste vuol dire salvare l’uomo,

perché l’uomo non può vivere tra acciaio e cemento, non ci sarà mai pace, mai vero amore, finché l’uomo non imparerà a rispettare la vita…” .

Un significato secco e coinciso risuona tra queste note. La deforestazione, un pericolo per la vita del Pianeta. Sfruttare gli alberi e la vegetazione in aree boschive per lo sfruttamento commerciale è una negazione alla vita. Fin quando l’uomo penserà al profitto e non al benessere dell’ambiente non potrà mai vivere in pace e in armonia con il Pianeta.

Chico Mendes è una delle figure di riferimento per tutto il movimento ecologista dell’ America del Sud. La sua non è stata solo una battaglia contro la deforestazione. Ha combattuto per la dignità delle popolazioni autoctone e non perché non venisse tolta loro la vita. Una lotta per la vita di tutto il Pianeta. Il suo eroismo ha indotto numerosi artisti in tutto il mondo a comporre musica ecologica. Brani che spesso sono diventati veri e propri manifesti per l’ambiente, come “Cuando los angeles lloran”  (quando gli angeli piangono) dei Manà. Il gruppo, per tributare Mendes, nei tour del 1992, 1993 e 1994 distribuì centinaia di sacchetti contenenti semi di alberi. Non solo canzoni! Il comune di Borgaro Torinese ha dedicato a Mendes un intero parco. Interessante luogo naturalistico in cui trascorrere pomeriggi tranquilli.

Chico Mendes. Una lotta per la vita dell’intero Pianeta.

Deforestazione, un incubo per il Pianeta

Anche se la deforestazione del polmone verde della Terra ha avuto un rallentamento a partire dal 2004, la superficie forestale rimanente continua a diminuire. Ma quali sono i danni causati dalla deforestazione? Le conseguenze della progressiva riduzione delle zone verdi del Pianeta sono devastanti: influiscono sull’aumento dell’inquinamento, sul cambiamento climatico, sulla riduzione della biodiversità, cioè della varietà di piante e di animali esistente. Inoltre, provocano la desertificazione di molte terre una volta coltivabili e le rendono più soggette a frane.

… Attualmente?

Dal 2012 al 2015 la deforestazione è aumentata del 75%. Segnali che dovrebbero mette in guardia il governo locale, ma così non sembra. Anzi, il potere brasiliano è deciso a presentare al Congresso Nazionale una proposta per rimpicciolire le aree protette del 40%. Come sempre, la motivazione è legata a scopi commerciali: la protezione di queste aree sarebbe un ostacolo per gli investimenti economici. Gli attivisti di Greenpeace hanno immortalato la zona con gli scatti di Daniel Beltrà per mostrare che, se ciò si realizzasse, l’umanità perderebbe un patrimonio inestimabile.

Un intreccio di realtà, tramite il quale ci si rende conto di come possa essere importante sensibilizzare alla tutela del nostro Pianeta. Anche a tempo di musica! Ascoltare le note verdi può essere un buon modo per guardare alla propria coscienza e iniziare a rispettare il mondo in cui viviamo. Quindi, non ci resta che… Cantare a ritmo di musica ecologica!