NATALE A IMPATTO ZERO: 10 CONSIGLI

Eccoci giunti nel periodo più magico dell’anno: il Natale. I protagonisti indiscussi sono i regali, i panettoni, le lunghe tavolate e lo spreco, uno dei nostri più temibili nemici.

Non si fa in tempo a pronunciare la parola Natale e realizzare il senso profondo del suo essere che immediatamente l’attenzione ricade su quella maledetta realtà: i regali. Dove comprarli? E soprattutto cosa? A chi? Perché? Quanto spreco!

L’ansia ci assale e trasforma quello che poteva e doveva essere una magica e tranquilla atmosfera, in un susseguirsi di corse disperate nei vari supermercati all’insegna dell’acquisto dell’ultimo minuto. Questa concezione, oramai comune a noi tutti, ha completamente stravolto il Natale delle piccole cose fatte con grande amore facendolo sprofondare nella festa del consumismo soffocante.

Stracolma delle più svariate cianfrusaglie e di grandi regali costosi (e molto spesso inutili, diciamolo pure), il Natale si presenta quasi con prepotenza sulle nostre tavole, ricche di decorosi e svariati piatti, vini, dolci e quant’altro. E a vincere è lo spreco.

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Come sostiene la Confederazione Italiana Agricoltori (Bioimis) ogni anno gettiamo all’incirca 25 milioni di tonnellate di cibo di cui, nel periodo natalizio, 500.000 tonnellate, che corrispondono a circa 80 euro per famiglia. Inoltre quasi il 5% di frutta e verdura che acquistiamo a Natale viene buttato senza essere consumato.

Ma non si parla solo di spreco di cibo. Anche di spreco di denaro, carta, imballaggi e tempo. Ma non siamo stanchi di tutto questo? Come poter uscire da questo circolo vizioso nel quale siamo piombati senza neanche rendercene conto?
Come poter restituire al Natale la sua originaria magia e semplicità? Non temete! La soluzione a tutto questo c’è! Ognuno di noi in fondo ha la risposta proprio dentro di sé.

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La parola chiave è parsimonia. Riscoprire, ricercare. Che cosa? Il vero e semplice significato del Natale. Natale è amore, bontà, gratitudine. Altruismo. Natale è dono. Natale è soprattutto felicità. E la felicità dipende dalle nostre buone azioni nei confronti degli altri e del mondo che ci circonda.

Ci siamo mai chiesti se la felicità abbia un sapore più autentico se solo avessimo un occhio di riguardo nei confronti dell’ambiente e delle risorse che sprechiamo?

Per essere un risparmiatore felice nel periodo natalizio bisogna tenere a mente questi 10 piccoli consigli:

  • goditi l’atmosfera natalizia e dimenticati dei soliti e stressanti supermercati;
  • concediti una breve pausa assaporando la magia dei mercatini di Natale che la nostra regione offre.
    Uno tra i più conosciuti è senza dubbio a Torino, presso Il Cortile del Maglio e i mercatini di Borgo D’Ora e di Piazza Castello. A Govone (in provincia di Cuneo) sorge Il Magico Paese di Natale, il terzo mercatino più grande d’Italia. Incantevole è il mercatino di Arona, con tante bancarelle esposte lungo il Lago Maggiore. Infine a Viverone, lungo il Lago, prende vita uno dei mercatini più belli d’Italia (Scopri i mercatini di Natale in Piemonte).
  • fare un bel regalo non necessariamente implica fare un regalo costoso!
  • dai valore ai prodotti artigianali: possono essere un ottimo spunto per pensierini utili e originali, alimentando così l’economia locale e le piccole imprese!
  • se hai una passione, sai scrivere, sai disegnare, dipingere, sei creativo e sai lavorare con l’uncinetto credi in te e applicati al meglio: vedrai che il tuo lavoro sarà apprezzato più di quanto tu possa pensare!
  • evita di acquistare grosse quantità di cibo ma concentrati su una selezione più specifica, accurata e ridotta! Non ha importanza la quantità ma la qualità;
  • organizza un menù per la cena della vigilia o di Natale per ridurre al minimo lo spreco di alimenti; il cibo avanzato potrà essere conservato in appositi contenitori che a loro volta potranno essere spartiti tra gli invitati della cena o conservati in frigo per qualche giorno oppure congelati;
  • per creare la giusta atmosfera che la tavola di Natale merita, non è necessario comprare centrotavola lussuosi. Basterà qualche semplice candela profumata, rametti secchi (recuperati dalle piante del nostro balcone) uniti da un filo d’erba adagiati su qualche petalo di fiore et voilà: eleganza e semplicità sul vostro tavolo a costo 0;
  • sbizzarrisciti creando pacchetti regalo divertenti: utilizza della carta da regalo riciclata in buono stato, fogli di giornali, fogli di libri vecchi, cartine geografiche non utilizzate, spartiti musicali;
  • donare. È semplice e non implica sprechi di nessuna natura. Una donazione è un atto solidale che aiuta il prossimo e fa star bene noi stessi. In questa tematica rientra l’ormai molto diffuso discorso dei regali riciclati. Si parla di regali ricevuti non graditi, non cambiabili o semplicemente doppioni come ad esempio bottiglie di vino, di spumante, cesti con panettoni, pandoro, guanti, cappelli, profumi e cosmetici. Si possono donare regali non benaccetti ma anche vestiti che non usiamo più, scarpe in buono stato, giocattoli vari, libri.

Al giorno d’oggi ci sono anche diversi mercatini di Natale promossi da Associazioni benevole che operano nelle scelte virtuose. Ad esempio a Torino, il Mercatino di Natale Adisco, promosso appunto dall’Associazione Adisco di cui il ricavato viene devoluto all’Ospedale Infantile Regina Margherita, per la ricerca e il raddoppio del Pronto Soccorso. Qui potrete trovare tutto il necessario per il vostro magico ed unico Natale: carillon, addobbi e candele. In via Villa della Regina 9/D ha luogo il negozio di Natale della Fondazione Paideia dove il ricavato sarà utilizzato per il finanziamento di progetti solidali. È sempre il momento giusto per fare acquisti solidali! Ancora solidarietà con il mercatino di Natale organizzato da UGI (Unione Genitori Italiani contro il tumore dei bambini) che propone tante diverse idee per regalare un sorriso a grandi e piccini: oggettistica, bijoux realizzati a mano, cesti natalizi, giocattoli ed enogastronomiche artigianali e locali (Scopri dove sono i mercatini di Natale a Torino).

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Siamo giunti al capolinea di questo breve ma intenso percorso all’insegna del risparmio e della semplicità del Natale, due fattori importanti che vengono troppo spesso, ahinoi, messi da parte e lasciati nel dimenticatoio. Gli strumenti ci sono. Ma resta un’ultima domanda: saremo mai in grado di restituire al Natale il suo vero valore?