o come ogm

O COME OGM

Negli ultimi vent’anni le coltivazioni ogm hanno avuto un grande successo, ma non sono mancate le critiche. In Italia la loro coltivazione è vietata, ma paradossalmente arrivano ugualmente sulle nostre tavole 

Ad oggi quasi 180 milioni di ettari sono coltivati con ogm, ovvero organismi geneticamente modificati. Si tratta di organismi i cui DNA sono stati modificati  in laboratorio tramite operazioni di ingegneria genetica. Queste manipolazioni vengono compiute principalmente sulle specie vegetali per migliorarne le caratteristiche. Secondo i dati dell’International Service for the Acquisition of Agri-Biotech Applications a guidare la lista delle coltivazioni ogm sono la soia, mais, cotone e canola, mentre per i paesi la classifica è dominata da Usa, Brasile, Argentina, India e Canada.

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Pro

Negli ultimi vent’anni l’estensione delle coltivazioni ogm è aumentata di 100 volte. Un successo a livello mondiale dovuto soprattutto all’aumento di resistenza delle colture agli erbicidi, ai parassiti e al clima. Tutto ciò permette una resa più elevata dei raccolti e un minore utilizzo degli antiparassitari. Su quest’ultimo punto si concentrano i sostenitori degli ogm convinti che vi sia perfino una ricaduta positiva sull’ambiente.

Contro

Nonostante il loro largo utilizzo, gli ogm ricevono numerose critiche da diversi fronti. La posizione di Slow Food è netta:

La biodiversità è a rischio: le varietà transgeniche occupano grandi superfici e fanno parte di sistemi di monocoltura intensiva che distruggono altre colture e ecosistemi.

Vengono avanzate critiche anche circa la resistenza ai parassiti, che secondo Nino Paparella, presidente del Consorzio Italiano per il Biologico, svanirebbe in poco tempo. Inoltre, Vandana Shiva, scienziata e attivista, denuncia da tempo che in India la Monsanto ha creato il monopolio dei semi di cotone, il cui prezzo è aumentato dell’8000% in 10 anni. Tutto questo ha portato molti piccoli agricoltori al fallimento dato che i semi ogm non si riproducono seminandoli, ma vanno riacquistati a ogni stagione. La scienziata indiana li chiama “semi del suicidio” per il numero impressionante e crescente di contadini indiani che si suicidano non riuscendo a far fronte ai debiti.

o come ogm - cotone

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E in Italia?

La normativa italiana è ambigua: vieta la coltivazione degli organismi geneticamente modificati, ma consente la loro importazione e commercializzazione. Quindi, acquistando esclusivamente frutta e verdura coltivata in Italia si ha la sicurezza di mangiare prodotti non ogm. Tuttavia, tenendo in considerazione che la maggior parte degli ogm vengono destinati alla produzione di mangimi per gli allevamenti intensivi, è molto probabile che arrivino nei nostri piatti sotto forma di carne, uova e formaggi.

Nonostante i pregi delle coltivazioni ogm, rimangono ancora molti dubbi sull’entità delle ricadute negative. Gli ogm, infatti, da soluzioni a breve termine rischiano di diventare problemi a lungo termine e viene da chiedersi se alla fine il gioco valga la candela.

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