TORINO-CERES: LA MOBILITÀ CHE CAMBIA

 Lavori in corso Grosseto al via. Regione Piemonte investe 175 milioni di euro per la nuova Torino-Ceres. Due sottopassi, piste ciclabili e aree verdi: ecco cosa cambierà nei prossimi 3 anni.

Torino e la mobilità. Una storia lunga secoli. Sarà amore? Ancora non si sa. Quel che è certo è che la città sta cambiando. I nuovi bus elettrici targati Gtt, ToBike e il bike sharing libero, le piste ciclabili e le numerose applicazioni per la mobilità sostenibile sono un segno del tempo che passa (vi ricordate degli amici di GreenApes?). La città sta cambiando e i mezzi di trasporto cambiano con lei.

Uno degli eventi che modificherà il modo di spostarsi in (e fuori dalla) città si sta compiendo proprio in questi giorni, sotto i nostri occhi. Il cantiere di corso Grosseto  e della Torino-Ceres è stato avviato. Un progetto imponente fortemente voluto da Regione Piemonte e da Città di Torino. Cosa cambierà? Ve lo diciamo subito. Per ora, vi bastino 3 numeri: 149, 175 e 3.

Torino-Ceres, una storia lunga 149 anni

Il collegamento tra la città di Torino e Ceres non è una novità, anzi. Il primo passo è stato compiuto 149 anni fa. Era il 18 aprile 1868 quando veniva inaugurato il primo tratto tra la stazione di Torino Porta Milano e Venaria Reale. Nei mesi a seguire, la ferrovia è stata allungata fino ad arrivare a Caselle, San Maurizio Canavese e Ciriè.

E poi? I lavori sono continuati per decenni, fino a quando nel 1913 l’ingegnere Alberto Scotti non ha messo a punto il progetto della ferrovia fino a Ceres. Tre anni più tardi il progetto della Torino-Ceres era ultimato! Una lunghezza complessiva di 44 km collegava i due centri abitati, sfidando pendenze al limite del possibile (in alcuni tratti, sfioravano il 35 per mille).

Negli anni tra il 1918 e il 1920 viene compiuto un altro passo importante per lo sviluppo della linea: la sua elettrificazione.

Gli anni Ottanta segnano un punto di svolta. La linea viene rimodernata e interrata nel Comune di Torino. La storica stazione di Torino Porta Milano viene dismessa e il punto nevralgico della Torino-Ceres diventa la stazione di Torino Dora.

Regione Piemonte investe 175 milioni di euro

Un investimento di quelli che contano. Per la Torino-Ceres, Regione Piemonte ha messo sul piatto 175 milioni di euro. La cifra dovrebbe coprire tutti i costi del cantiere. L’obiettivo è collegare il centro di Torino all’area nord-ovest della città, arrivando fino all’aeroporto di Caselle, allo Juventus Stadium e alle Valli di Lanzo.

Per farlo, sono previsti numerosi interventi che cambieranno il modo di muoversi lungo questa direttrice. Nel dettaglio:

  • Un collegamento sotterraneo: sarà lungo 2700 metri e collegherà la storica linea Torino-Ceres al passante ferroviario.
  • La nuova stazione sotterranea “Grosseto” che sostituirà l’attuale stazione “Madonna di campagna”.
  • Un sottopasso stradale di 400 metri per ridurre il traffico in superficie.
  • La demolizione delle due sopraelevate di corso Grosseto e la loro sostituzione con un incrocio a semaforo: 45 anni dopo, l'”autostrada a più piani” viene abbattuta a causa del degrado e per ridare respiro estetico alla zona.
  • Nuove aree di parcheggio.
  • Una nuova pista ciclabile.
  • Il completamento dei lavori lungo corso Venezia per facilitare l’ingresso in città.

Insomma, il progetto della nuova Torino-Ceres si dimostra ambizioso. L’opera ha carattere strategico su scala metropolitana. A beneficiarne, infatti, non sarà solo la città di Torino ma l’intera area-nord ovest, Venaria Reale e le Valli di Lanzo. Ma quanto dureranno i lavori?

Un cantiere di 3 anni

La completa realizzazione del progetto richiede 3 anni di lavori. “E molta pazienza“, potrebbe esclamare qualcuno. Certamente, per i residenti e i lavoratori di corso Grosseto, il cantiere potrebbe essere una “seccatura”. Per informarli sulle diverse fasi dei lavori, il Comune ha stampato 35 mila volantini. Inoltre, numerose analisi hanno elaborato flussi di traffico temporanei per eliminare il maggior numero di disagi e disservizi.

E se ancora non bastasse, abbiamo una buona notizia per voi. La pazienza potrebbe essere ripagata. Come?

La nuova Torino-Ceres porterà vantaggi in termini di ambiente, mobilità e turismo. Raggiungere le Valli di Lanzo, infatti, sarà più semplice e un maggior numero di persone (residenti o turisti) si potranno recare a nord di Torino. Il progetto prevede inoltre misure di mitigazione ambientale. Non solo tutti gli alberi ora in viale Grosseto saranno rispettati (circa 350), ma verranno piantate altri 165 piante. Infine, un occhio di riguardo, come logico che sia, alla mobilità: il numero dei veicoli calerà e con lui anche l’inquinamento. Inoltre, vedrà la luce anche una nuova pista ciclabile.

Per saperne di più:
Scarica il pieghevole illustrativo
Muoversi a Torino: le modifiche in corso Grosseto
Le deviazioni sulle linee Gtt
La mobilità sostenibile in UniTo: l’intervista