C’è un fattore che unisce le grandi metropoli del pianeta: la sostenibilità. Ogni grande città si è attrezzata per far fronte al cambiamento climatico. Città green non vuole essere una moda del momento, ma un vero e proprio modo di intendere le moderne metropoli. Ne parliamo questa settimana, con il nostro “inviato” a… New York!
La sostenibilità ambientale, oltre che speranza per il futuro, è la vera sfida del nostro tempo. Il climate change corre in fretta. Le più avanzate società e governi più illuminati lo hanno compreso e stanno investendo sempre più risorse sulla ricerca. Occorre far fronte al riscaldamento globale e allo scioglimento dei ghiacci, ma non solo. Il livello di vita degli abitanti del pianeta sta salendo sempre più, accompagnato da un incremento delle risorse naturali sfruttate. Nessuno ha la bacchetta magica per un modo di vivere più green. Ma alcune città ci stanno provando. Tra queste, Torino e New York, aspiranti città green.
Ne parliamo questa settimana con Federico. Il nostro “inviato” si trova a New York e da lì ci racconta verso dove si sta dirigendo la Grande mela. Si parte!
La mappa degli alberi premia Torino
Sono partito da Torino. O meglio: l’aereo è decollato da Milano Malpensa ma il mio viaggio è iniziato dal capoluogo piemontese. Per questo (e per mille altri motivi) mi piace aprire questo racconto con una notizia che arriva dal nostro territorio. Torino aspira a essere un’eccellenza verde globale. E quale migliore rubrica, se non l’appuntamento con Il verde nel mondo?
Torino è una città green. Non pienamente sostenibile, badate bene: i valori dell’inquinamento atmosferico hanno fatto disperare (e non poco) Amministrazione comunale e cittadini negli ultimi mesi. Ma è una metropoli tra le più verdi al mondo. A renderlo noto è Treepedia, un progetto sviluppato dal MIT (Massachusetts Institute of Technology, ndr) e guidato dall’italiano Carlo Ratti.
Treepedia ogni anno elabora una mappa del verde e degli alberi di 17 grandi città. Per farlo, sfrutta i dati di Google Street View e le immagini che riesce a recuperare. Così facendo, Treepedia costruisce il Green View Index: un censimento di tutti gli alberi e le piante presenti nelle grandi metropoli, un indicatore dello stato di salute delle nostre città.
Pochi giorni fa è stata resa nota la mappa e la classifica delle città green. Al primo posto si è piazzata Singapore: quasi il 30 per cento del suo territorio è coperto da verde. Seguono Sidney (Australia) e Vancouver (Canada). La prima (e unica) città italiana è Torino, che con il suo 16,2% di territorio verde si è piazzata al 13esimo posto della classifica. Superando città come New York, Londra e Parigi, fanalino di coda della classifica.
New York città green
Il mio viaggio è continuato. Sono sbarcato negli Stati Uniti. A New York, per la precisione. Ad accogliermi, milioni di persone dalle più svariate provenienze. Una città caotica ma ordinata allo stesso tempo. Una città che guarda sempre al futuro (un po’ come noi dell’inQubatore Qulturale). Una metropoli, forse la metropoli per eccellenza, che vuole diventare sempre più sostenibile. E per farlo, negli ultimi anni, si è affidata alle sue menti più eccelse.
New York è una delle città più popolate del mondo, ma anche una delle più inquinanti. Infrastrutture e trasporti assorbono, ogni giorno, enormi quantità di energia e risorse. La città se ne è presto resa conto e ha capito che qualcosa deve cambiare. Uno dei primi step nel percorso verso la sostenibilità è stato il contest che si è tenuto 10 anni fa a Manhattan. “City of the future” ha visto sfidarsi i migliori studi di architettura nell’immaginare la città del futuro. Ora l’appuntamento si ripete ogni due anni. L’obiettivo? Creare una vera e propria città green.
Orti e giardini: il progetto Terreform
Una serie di isole artificiali che orbitano intorno a Manhattan; un quartiere galleggiante in mezzo a Central Park; cittadini spostati dai quartieri periferici in grattacieli centrali molto più alti di quelli odierni, per liberare terreno, e così via. Sono solo alcune delle idee scaturite durante questo contest a cui ha partecipato anche il Terreform group.
Terreform è un progetto di architettura che cerca di coagulare le moderne tecnologie e l’esigenza di una maggiore sostenibilità ambientale. Dopo aver vinto il premio per la miglior presentazione, il gruppo ha continuato il proprio progetto per una New York del futuro. Una città autosufficiente: gli architetti newyorkesi se la immaginano così. Acqua, cibo, rifiuti, energia, mobilità: ogni elemento della vita quotidiana, nel futuro, sarà prodotto e smaltito dalla città stessa. Il progetto prevede quindi la piantumazione di una gran quantità di nuove piante e alberi, la creazione di terrazze verticali e la realizzazione di giardini sui tetti di ogni edificio. Questo permetterebbe non solo di abbattere l’inquinamento ambientale, ma anche di aumentare la produzione locale di alimenti.
La nuova vita dei magazzini
Un progetto simile è stato presentato nei giorni scorsi dal New York City Economic Development Corporation. Dopo un’accurata mappatura dei magazzini in disuso nelle periferie della città, si è progettato un piano di riqualificazione degli stessi. Un piano che prevede la creazione di ambienti smart e green dedicati ad attività lavorative e culturali, rimpiazzando i vecchi segni della rivoluzione industriale di due secoli fa.
La città, insomma, sta cambiando. La strada intrapresa dovrebbe portare a un minor inquinamento, ma soprattutto a una maggiore consapevolezza. New York aspira ad essere, sempre più, una città green.