Un anello lungo ma pianeggiante da percorrere in bici lungo la ciclabile del Sangone. Da Moncalieri a Rivalta per tornare poi indietro su piccole strade asfaltate e immergersi nei verdi viali del Parco di Stupinigi. Nelle giornate terse, splendidi panorami sulle Alpi e sulla collina torinese.
Itinerario in bicicletta
Località: Moncalieri, Stupinigi, Beinasco, Rivalta, Orbassano
Luogo di partenza e di arrivo: Moncalieri (Vallere)
Lunghezza: 44 km circa
Tempo di percorrenza: 5 ore
Note: itinerario che alterna tratti su ciclabile e tratti su strada asfaltata
Partenza: Cascina Le Vallere. Raggiungibile dal centro di Torino lungo corso Unità d’Italia. Linea autobus 40
Il percorso fino a Stupinigi è tutto su ciclabile ben segnalata. Dall’ingresso della cascina Le Vallere ci si dirige verso sud e si supera corso Trieste con la passerella. Si continua per via Bosso, si supera il ponte sul Sangone e al semaforo si svolta sulla sinistra. Imboccata via Ponchielli, si passa a sinistra sotto la ferrovia, per continuare poi dritti. Quindi si passa sotto il ponte di via Sestriere e si prosegue lungo il Sangone fino in via Artom. Si svolta a destra, si arriva alla rotonda e si supera via Artom, per proseguire poi lungo la strada Castello di Mirafiori che corre lungo Parco Colonnetti, fino a incontrare sulla sinistra il Mausoleo della Bela Rosin.
Leggi anche: StouRing: in bici o a piedi tra acque, natura e cultura
Subito dopo il mausoleo la pista piega sulla sinistra, supera il Sangone su una passerella ed entra all’interno del Boschetto di Nichelino. Usciti dall’area verde si continua dritti fino ad arrivare a una rotonda, dove si prende a destra via 25 Aprile che supera la tangenziale e arriva in Viale Torino. Lo si attraversa e si piega a sinistra per arrivare alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Prima della palazzina si prende sulla destra la ciclabile per Pinerolo. Si attraversa un campo su sterrata e si prosegue dritti fra le case di Borgaretto. Dopo il parco pubblico si segue sulla destra via Aldo Moro, per continuare dopo la rotonda in strada Borgaretto, con a destra il Castello del Drosso. Qui ricomincia la ciclabile che corre lungo la strada, supera l’autostrada per Pinerolo e arriva all’incrocio con via Torino. Si prosegue dritti lungo la ciclabile che costeggia il Sangone, tra orti, campi e boschi.
Raggiunta via Circonvallazione esterna a Rivalta di Torino, attraversiamo sulla destra il ponte, per poi riprendere a sinistra la pista che segue il fiume sull’altra sponda. Arrivati in via Piossasco, svoltiamo sulla sinistra e attraversiamo nuovamente il Sangone. Proseguiamo lungo via Piossasco, superiamo una rotonda e giriamo verso sinistra raggiungendo gli edifici della Fiat di Orbassano. Svoltiamo a destra in via I Maggio e subito dopo a sinistra. La strada piega leggermente verso destra e passa sotto la superstrada.
Continuiamo lungo il muro della Fiat, per poi svoltare a sinistra seguendo le indicazioni per Tenuta Canta. Passati a fianco del ristorante, proseguiamo dritti fino a raggiungere l’autostrada per Pinerolo. Giriamo a sinistra e percorriamo strada Orbassano, per svoltare poi alla rotonda a destra verso la cascina Panealba. Superiamo la cascina e successivamente passiamo sopra l’autostrada, per scendere alla chiesetta di San Dalmazzo.
Leggi anche: 6 officine di bici a Torino
Al bivio si svolta a sinistra e si raggiunge una rotonda. Si prosegue lungo la stradina che costeggia l’autostrada fino a superare una cascina e svoltare a destra lungo un piccolo viottolo che costeggia un muro. Si segue la sterrata che man mano si avvicina al Parco di Stupinigi. In breve si raggiunge il Castello di Parpaglia, e qui si svolta a sinistra e si entra nei boschi del Parco. Sempre dritti si raggiunge la strada che gira intorno alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. La si segue sulla destra per arrivare infine di fronte alla Palazzina. Da qui, per il medesimo itinerario dell’andata, si torna a Moncalieri (26 km, 3 ore).
Informazioni tratte dal libro Corona Verde. Intorno a Torino tra acque e terre, regge e cascine, a cura di Stefano Camanni
