ALLA SCOPERTA DI VA’ SENTIERO

Tre ragazzi danno vita a Va’ Sentiero, spettacolare progetto che intende ridare linfa vitale al Sentiero Italia, itinerario che attraversa tutte le regioni italiane. La nostra redazione ha intervistato Yuri Basilicò, membro del trio.

Yuri Basilicò, Giacomo Riccobono e Sara Furlanetto sono tre ragazzi che stanno lavorando duramente per realizzare un incredibile progetto: si tratta di Va’ Sentiero. “Abbiamo deciso di lasciare la nostra occupazione per immergerci completamente in questa nuova realtà facendola nostra” . Queste sono le prime parole di Yuri, 31 anni. Stiamo parlando di tre amici che, oltre a condividere la passione per la montagna, hanno compiuto insieme un passo importante: lanciarsi in una straordinaria avventura che rivoluzionerà il modo di viaggiar lenti in Italia.
“È stato un colpo di fulmine. Stavo camminando in Corsica e mi sono perso. Ad un tratto ho incontrato un gruppo di norvegesi, smarriti anche loro. Insieme abbiamo ritrovato il sentiero e lungo la strada percorsa insieme i miei nuovi amici mi hanno parlato del Sentiero Italia”, afferma Yuri, che fino ad allora non ne aveva mai sentito parlare. È proprio vero. Alle volte basta perdersi per poi ritrovarsi.

Sentiero Italia è un progetto ideato nel 1983 da un gruppo di giornalisti escursionisti che si prefissa l’obiettivo di “unire l’Italia intera in un grande abbraccio”. Con i suoi 6880 km distribuiti in 368 tappe attraversa tutte le regioni d’Italia, con il fascino, la bellezza e le tradizioni dei loro territori interni. Nel 1995 viene inaugurato con l’iniziativa CamminaItalia. Viene percorso per l’ultima volta 4 anni dopo il debutto iniziale, per poi essere tristemente dimenticato.
“Ci è sembrato un buon punto di partenza”, dice Yuri. D’altronde un semplice sentiero può dire, può dare tanto. È sufficiente andare un pochino oltre. E Yuri, Giacomo e Sara ci sono andati: “Il Sentiero è l’occasione per raccontare la nostra passione per la montagna e trasmettere l’amore, quello Vero, per il cammino e per il viaggio. Abbandonando qualunque tipo di convenzione per viaggiare liberi.

Ma perché il nome Va’ Sentiero? Yuri ci spiega che “In realtà non c’è un vero perché. Il nome del progetto è frutto di fantasia e Giuseppe Verdi, poiché qualcuno fischiettava le note di Va, Pensiero. Il nome Va’ Sentiero è senza dubbio una forte esortazione. Esortazione, incoraggiamento all’avventura; partire ed andare senza sapere cosa potrai trovare sul tuo cammino. Senza sapere se la persona che parte sarà la stessa che torna. Secondo i tre esperti camminatori “era di buon auspicio: bisogna ricordare che Giuseppe Verdi era un grandissimo sostenitore dell’Unità d’Italia”. Un sentiero che ha la forza di collegare realmente l’Italia da Nord a Sud.
L’avventura è un aspetto insito nella vita di questi giovani ragazzi. Yuri ci confida: “A tutti e tre piace viaggiare in maniera libera. Vale a dire la politica del movimento lento. Camminare contiene aspetti avventurosi perché è un’esperienza molto profonda e come tale è legata soltanto a te. Tutti e tre abbiamo vissuto l’esperienza del cammino: ad esempio io e Giacomo ci siamo conosciuti facendo il Cammino di Santiago”.


In merito alle date di partenza del progetto, Yuri afferma che “avrà inizio a Maggio. A fine Novembre saremo nelle Marche, nel Parco dei Monti Sibillini. Ci fermeremo in questa zona per tre mesi e ricominceremo a camminare a partire da Marzo con l’obiettivo di arrivare in Sardegna nel 2020. Si tratterebbe quindi di un anno di cammino con tre mesi di pausa.”
Alla domanda sull’accessibilità a tutti del percorso ci viene detto cheil sentiero è stato restaurato dal Club Alpino ed è aperto a tutti. È un sentiero di montagna che ha difficoltà che variano in base alle diverse tappe, ma è percorribile da tutti. È importante, però, avere un’adeguata predisposizione mentale e fisica. Sarà accessibile probabilmente anche ai ciclisti, ma non si hanno ancora notizie certe. Presenta dei rifugi sulle Alpi dal momento che il progetto contiene sentieri già esistenti”.

Un sentiero unico in Italia, dai mille colori e dalle mille sfumature, che si contraddistingue, oltre che per il fatto di essere il più lungo d’Italia, per avere delle tappe assolutamente imperdibili. Ecco che il camminatore cita quelle che ritiene essere le soste alle quali non si può rinunciare: “Ci sono tantissimi posti incantevoli che vale la pena di visitare. Sicuramente Valle Maira, in Piemonte, al confine con la Francia; Valsesia, in provincia di Vercelli, il massiccio del Pollino, tra Basilicata e Calabria, la Sila, in Calabria e infine l’Etna in Sicilia che ha un paesaggio davvero spettacolare”.
Un sentiero che non è secondo a nessuno, anzi ha tutte le carte in regola per diventare come il Cammino di Santiago o la nostra meravigliosa Via Francigena. L’aspetto che li differenzia è che “questi sono cammini. Va’ Sentiero è, appunto, un sentiero ed ha accessibilità minore. Ha bisogno di tempo per essere conosciuto. Quando sarà conosciuto sarà sicuramente ben frequentato anche perché ha una varietà paesaggistica e culturale sbalorditiva”.


Un itinerario pazzesco da non lasciarsi scappare! Un’esperienza unica che ci apre tantissime strade, consigliatissima a “coloro che amano la montagna o alle persone dell’est, che quindi hanno poca conoscenza dei paesaggi italiani. Ai giovani che vogliono cimentarsi con lo sport e vivere al massimo quelli che sono i veri paesaggi. A chi vuole (ri)vivere l’autenticità culturale del nostro paese, attraverso i piccoli borghi che pur essendo abbandonati, sono rimasti intatti nel tempo“.

Ce la faranno i nostri? Sicuramente avranno tutto il nostro sostegno. E tu? Vuoi donare linfa vitale questo progetto? Se vuoi partecipare e contribuire puoi sostenere la campagna crowdfunding. Buon cammino ragazzi!

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